L’intervento di riqualificazione dell’edificio da adibire a sede istituzionale di Cagliari della Fondazione Banco di Sardegna rappresenta l’ultimo tassello del recupero di un isolato del Centro Storico di Cagliari.Lo stato di fatto consisteva in una situazione di profondo degrado statico, alterazione dei prospetti e degli interni dovuto essenzialmente al susseguirsi di interventi non coordinati nel corso dei decenni.
L’intervento propone il restauro delle facciate e il rifacimento integrale dell’interno, per adeguarlo alle attività proprie della Fondazione. Una prima fase ha affrontato le problematiche della completa demolizione delle strutture interne dell’edificio mantenendo intatti gli esterni. Si è proceduto ad una demolizione dall’interno mediante l’utilizzo di attrezzature comandate a distanza al fine di poter effettuare le opere di demolizione dall’alto verso il basso in modo da salvaguardare gli elementi di pregio dei prospetti esterni. Successivamente si è proceduto alla ricostruzione delle strutture in elevazione e orizzontali in base alla nuova configurazione planimetrica. Il piano terra e il primo piano rappresentano l’interfaccia semipubblica con la città e permettono di ospitare eventi, mostre, convegni e manifestazioni a carattere culturale; i piani superiori sono quelli esclusivamente dedicati alle funzioni amministrative e di rappresentanza dell’ente. Il foyer, uno spazio a tutta altezza illuminato dall’alto dalla fila di finestre corrispondenti, permette l’accesso ad una sala conferenze e ad una galleria espositiva illuminata dall’alto, ricavate dalla ricostruzione del corpo di fabbrica aggiunto. Il secondo piano ospita le funzioni di gestione e rappresentanza, mentre il terzo ed ultimo gli uffici del personale ed una camera con bagno con funzione di foresteria.
L’intervento di riqualificazione dell’edificio da adibire a sede istituzionale di Cagliari della Fondazione Banco di Sardegna rappresenta l’ultimo tassello del recupero di un isolato del Centro Storico di Cagliari.Lo stato di fatto consisteva in una situazione di profondo degrado statico, alterazione dei prospetti e degli interni dovuto essenzialmente al susseguirsi di interventi non coordinati nel corso dei decenni.
L’intervento propone il restauro delle facciate e il rifacimento integrale dell’interno, per adeguarlo alle attività proprie della Fondazione. Una prima fase ha affrontato le problematiche della completa demolizione delle strutture interne dell’edificio mantenendo intatti gli esterni. Si è proceduto ad una demolizione dall’interno mediante l’utilizzo di attrezzature comandate a distanza al fine di poter effettuare le opere di demolizione dall’alto verso il basso in modo da salvaguardare gli elementi di pregio dei prospetti esterni. Successivamente si è proceduto alla ricostruzione delle strutture in elevazione e orizzontali in base alla nuova configurazione planimetrica. Il piano terra e il primo piano rappresentano l’interfaccia semipubblica con la città e permettono di ospitare eventi, mostre, convegni e manifestazioni a carattere culturale; i piani superiori sono quelli esclusivamente dedicati alle funzioni amministrative e di rappresentanza dell’ente. Il foyer, uno spazio a tutta altezza illuminato dall’alto dalla fila di finestre corrispondenti, permette l’accesso ad una sala conferenze e ad una galleria espositiva illuminata dall’alto, ricavate dalla ricostruzione del corpo di fabbrica aggiunto. Il secondo piano ospita le funzioni di gestione e rappresentanza, mentre il terzo ed ultimo gli uffici del personale ed una camera con bagno con funzione di foresteria.